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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014

Vivere senza casa ( parte 3 )

(continua) Fu un periodo molto particolare per me. È vero, avevo già' passato dei periodi dove lavoravo saltuariamente. Potevo permettermelo perche' avevo venduto la casa dopo la morte dei miei genitori. Ma due anni così ... A mio modo ero felice, rilassato, spensierato. Poi, un giorno, cominciai ad uscire fuori di testa. Senza accorgermene stavo imparando una sorta di codice segreto ed ero guidato da certe voci (ultrasuoni). Fui ricoverato nel reparto psichiatria dell'ospedale della mia città. Ci Passai due settimane. Quando uscii tornai a lavorare nello stesso magazzino di prima. Mi diedero una bicicletta per muovermi. Da allora sono cambiate un po' di cose. Faccio sport, ho incominciato a scrivere la mia autobiografia ( la trovate su "lavostraautobiografia.blogspot.com ) che presto spero diventerà un libro, ho questo blog, ... Certo, sono stato ri - ricoverato altre due volte e vivo sempre nel gabbiotto ma ho qualche soldo in più in tasca. E sono sempre io. O

Vivere senza casa ( parte 2)

(continua) Una tarda notte, dopo aver fatto una delle mie passeggiate preferite attraverso campi e frutteti ascoltando musica dal mio cellulare, tornai verso l'auto. La trovai distrutta. Era il febbraio del 2010. Fortunatamente avevo trovato già un altro eventuale alloggio alternativo. Era un gabbiotto in un parcheggio tir lì vicino. Presi la mia poca roba e mi trasferii. Pensavo a quanto spregevole fossero state quelle persone, visto che non avevo commesso torti verso nessuno. Cominciai a dormire nell'anticamera del bagno femminile. Era riscaldato e donne non ne passavano. Il locale era fatto a vetrate, oltre che di cemento. C'erano bagni privati e docce. Stavo da dio ! Di li a poco la ginnastica mattutina mi avrebbe aiutato a svegliarmi. Fu così che stretching ed arti marziali si impossessarono di me. Le avevo già praticate in passato quindi bisognava solo accedere ai ricordi. Aikido, karate', judo, Kung fu ... Sperimentai nuove tecniche. Sembravo un inventore ! N

Vivere senza casa (parte 1)

È dell'estate del 2008 che vivo fuori casa. "Fuori casa", nel mio caso, significa senza fissa dimora. Ma non in qualche albergo od ostello girando per il mondo. Per me ha significato vivere in auto ed in seguito in un gabbiotto di un parcheggio tir. Stressato dalla vita lavorativa e scoperto di essere un carcerato senza neanche saperlo (riguarda le mie scoperte sui Servizi Segreti ed i loro sporchi giochi sulla popolazione; al riguardo sto pubblicando "La Vostra autobiografia" on-line. Cliccatela su Google !) lasciai il lavoro come magazziniere per le troppe ore lavorative e smisi di pagare l'affitto. Lo sfratto non tardò ad arrivare. Ero stufo di -per me- sciupare i soldi in un affitto. Volevo godermeli tutti. All'inizio dormivo davanti ad un cimitero, in un posto relativamente isolato della mia città, poi mi spostai in un campo vicino alla stessa ciclabile che portava li'. Comunque sia mi lavavo sempre in un lavabo che stava all'interno dello

Il piacere di un cinema

Sono seduto sui suoi gradini. È notte fonda. Non è la prima volta che mi alzo dal letto e vengo a respirare un po' d'aria buona. Sto parlando del cinema che frequento quasi quotidianamente. Si chiama Uci Cinemas ed è a Campi Bisenzio, Firenze. È situato appena fuori città, accanto ad un grande centro commerciale. Binomio vincente. Svoltando a destra dalla via principale si entra in un ampio parcheggio alberato. Atmosferico. Tutto illuminato sia di giorno che di notte, con musica e schermo video gigante ... che volere di più ? Con Lui ho passato gli anni bui in cui, non solo non lavoravo ma vivevo prima in macchina poi in un gabbiotto. Passavo le mie giornate lì davanti, ad elemosinare qualche spicciolo o biglietto per introdurmici dentro. Ci riuscivo. Non so spiegare cos'è per me una sua sala. È troppo potente l'emozione che mi avvolge pensandoci. So solo che è rigenerativa. Certo, ho frequentato altri cinema ma questo ... La nostra storia è iniziata nella primaver

Una visione più che consigliata

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Non posso fare a meno di recensire questo movie. Ho passato tutta la durata del film a ridere ! Pedro Almodovar ha dato proprio il meglio di sé ! Senza raccontarvelo, lasciate che ve lo consigli suggerendovelo in questo modo. Il movie è in stile grottesco,  ironico, le inquadrature stilisticamente accattivanti: riescono davvero a tenere lo spettatore sulla sedia senza annoiarlo mai. Sono sei episodi, ognuno a sé stante.  Nel primo (aereoplano) Almodovar vi catapultera' subito in ciò che vi aspetta in modo originale. Nel secondo (stazione di servizio), forse il meno riuscito, il passato la fara' da padrone. In "lite per strada" mostra che tutti abbiamo un limite. Nel quarto (legge e giustizia) il livello salira' vertiginosamente. Da questo punto in poi non farete che ridere ! Nel penultimo episodio (l'incidente) Pedro ci farà conoscere gli avvoltoi che sono in noi in determinati momenti: pronti a tutto per venirne fuori. Infine, nel "matri

Ti va di conoscermi ?

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Alla morte dei miei genitori ero già al limite. Il desiderio di libertà,  di affrontare nuove avventure,  di conoscere i miei limiti,  .... : urgeva in me un cambiamento. Correva l'anno 2001. Non ci misi molto a vender casa,  regalarmi un viaggio premio di un mese in California,  a S. Diego, ed improvvisarmi avventuriero. Da quel giorno ho praticamente fatto (o almeno tentato) tutto ciò che volevo. Ho studiato arti marziali,  aperto siti internet, cambiato mille lavori,  vissuto senza soldi, dormito in posti più svariati ,  .... Credo di essere cresciuto, come persona. L'apertura di questo blog ha lo scopo di raccontarvi tutto ciò tenendovi aggiornati sui miei movimenti. Non solo vi illustero' il passato ma anche il presente ed il futuro, cercando, con eleganza e originalità,  di avvicinarmi a voi ed instaurare così un rapporto di reciproco scambio conoscitivo. Spero nei vostri commenti. Ad esempio vi parlerò della mia passione per il cinema, per i fumetti,  libri,  viag