Vivere senza casa ( parte 2)

(continua) Una tarda notte, dopo aver fatto una delle mie passeggiate preferite attraverso campi e frutteti ascoltando musica dal mio cellulare, tornai verso l'auto. La trovai distrutta. Era il febbraio del 2010. Fortunatamente avevo trovato già un altro eventuale alloggio alternativo. Era un gabbiotto in un parcheggio tir lì vicino. Presi la mia poca roba e mi trasferii. Pensavo a quanto spregevole fossero state quelle persone, visto che non avevo commesso torti verso nessuno. Cominciai a dormire nell'anticamera del bagno femminile. Era riscaldato e donne non ne passavano. Il locale era fatto a vetrate, oltre che di cemento. C'erano bagni privati e docce. Stavo da dio ! Di li a poco la ginnastica mattutina mi avrebbe aiutato a svegliarmi. Fu così che stretching ed arti marziali si impossessarono di me. Le avevo già praticate in passato quindi bisognava solo accedere ai ricordi. Aikido, karate', judo, Kung fu ... Sperimentai nuove tecniche. Sembravo un inventore ! Nel mentre attuavo il mio trasferimento smisi di lavorare. Ero esausto. Avevo bisogno di più libertà. Oramai pranzavo alla mensa dei poveri. Il cibo che davano bastava per tutto il giorno. Passavo le giornate a pensare ad un modo per guadagnare un po' di soldi. Adesso passeggiavo in un laghetto per pescatori. Li guardavo pescare, parlare, sorseggiare bibite. Il tempo sembrava si fosse fermato. Un altro luogo che cominciai a frequentare assiduamente era un enorme parcheggio di una multisala dal nome Uci Cinemas. Ogni tanto mi regalavano dei biglietti. Ero felicissimo. Era nato un Amore : il cinema. (continua )

Commenti

Post popolari in questo blog

"I conti della serva"

Voglio tornare indietro

Sono sfigato