Io sono maledetto

Questa storia -la mia storia- inizia quando ero molto piccolo. Non sono mai stato pieno di amici. Ne avevo sempre uno per volta ; era raro che uscissi con più persone, anche perché ero sempre in cerca dell'esclusività : del "migliore Amico". Comunque sia ricordo bene che amici o non amici erano pochi quelli che mi rispettavano. Proprio quelli che consideravo Amici mi mancavano di rispetto, non mi ascoltavano a dovere, cercavano sempre di umiliarmi in qualche modo. Ero lo sfigato, il maledetto, l'inferiore, il pazzo. Dentro di me cresceva sempre di più un sentimento controverso ma il peggio è che accettavo queste definizioni come una sorta di amicizia "molto importante", di un "intimità" che c'era solo fra di noi.... Ci ho messo molti anni (più di venti) a liberarmi di costoro e solo oggi ho capito che erano tutti assoggettati al sistema, un sistema meschino che schiaccia i propri simili per poterli schiavizzare meglio : perché io ci mettevo il cuore, loro la ragione. Da parte mia, invece, mi sono sentito sempre diverso, forse più importante, quasi speciale. Non sono mai stato un conformista ed anche se i miei genitori non mi hanno insegnato niente sulla vita, sono sempre andato in cerca di risposte alle domande più importanti. Comunque sia devo dire che, anche per la vita che conduco, mi sento maledetto. Maledetto per il fatto che sono sempre solo, non ho nessuno con cui possa confidarmi col cuore aperto, non ho una spalla su cui piangere al momento del bisogno, nessuno con cui festeggiare un semplice compleanno. Vivo oramai in solitudine, oggi su un cassone di un camion, con uno psicologo e con uno psichiatra che vedo raramente, guardando movies al cinema sognando e sperando una vita migliore (a quarant'anni !!), lavorando con gente che mi deprime e solo a volte riesce a farmi sorridere (ma non per tanto tempo !!). Si, mi sento maledetto, un vero sfigato con un budget di vita inferiore alla media. Come tirarmi su' ? È un domandone. E ancor oggi non ho La risposta.

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