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Visualizzazione dei post da giugno, 2016

Il lavoro ? Un padre autoritario

Non accetta regole se non le sue, non è incline all'emozioni, niente compromessi e "quel che va fatto va fatto !". È il lavoro, che come un padre autoritario detta le condizioni della nostra vita, senza pentirsi ed indietreggiare mai, dopo aver mostrato la presunta via. Io non l'ho mai sopportato ; gli sono stato dietro per i (pochi) frutti che dava alla fine del suo mandato (il denaro) ma ho sempre faticato e non poco. Ricordo le litigate, con questo padre MAI premuroso, rancoroso, pieno di sé, a cui dovevo rispondere per ogni piccolo errore, problema. Quante volte ho abbassato la testa, in sua presenza, sotto il suo sguardo. Le mie lacrime non lo toccavano, anzi, lo rendevano più forte, senza che io me ne accorgessi. Ho patito tanto per tutto questo... Oggi non ne riconosco più il suo potere, il suo essere al di sopra di ogni cosa, il suo "mi devi rispetto in quanto io ti mantengo !"... e me ne infischio. Oggi ho la mia vita e lo lascio ai margini, luogo

Ancora tu

Sono al buio e sento dei passi. Nessuno bussa ma entra direttamente. Non si fa sentire, fa piano piano ; sembrerebbe non voglia disturbare ma lo fa .... oppure no ? È la mia compagna di sempre, fedele, costante, raramente mi lascia solo. Ha un nome : si chiama Tristezza. Appartiene al profondo del mio essere, più in profondità dell'emozioni del cuore, più in profondità dell'essenza dell'anima. È irraggiungibile, nell'abisso, e non posso che accoglierla. Siamo uniti nel percorso che il Destino ci ha concesso, mano nella mano, come due amanti segreti che non vogliono svelare il loro legame ad alcuno. Anch'io la amo, stranamente, e la desidero sopra ogni cosa. Mi fa entrare in contatto con l'umanità della vita, con il Bene delle cose, con gli altri esseri viventi, con il tutto. Piango ...e mi sento vivo. Mi stringo attorno a Lei in un abbraccio esclusivo. "Sei solo mia", sussurro. Da adolescente la rinnegavo, disegnando un futuro ricco di gioie tra le nuv