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Visualizzazione dei post da 2016

L'Arte di saper Aspettare

C'è una cosa che s'impara ad essere un senzatetto : è aspettare. Pian piano si entra in un altro tempo, un altra dimensione, in un altro modo di vivere ; ci si addentra così nel mondo dell'anima e ci si accorge che essa ha un altro sistema, che segue. Se dopo i vent'anni ero diventato una persona frettolosa, agitata, sempre in movimento, in cerca di qualcosa che mi desse una qualche particolare emozione, che mi portasse a vivere altre situazioni che LA MENTE - con l'inganno - chiedeva, oggi sono un ragazzo completamente trasformato. Passo le giornate passeggiando, in contatto con il mio "io" più profondo, che mi ha fatto capire che esiste DAVVERO un momento per ogni azione. Sdraiato sul mio pled o sul sacco a pelo, rispetto l'attesa come fosse un farmaco che si inocula da solo, che da speranza, e mi convince a proseguire per la strada presa. Sento dentro me la giustezza della decisione e vedo aprirsi un nuovo collegamento con ciò che appartiene all'

Dov'è la mia anima gemella ?

E così, ancora una volta, mi ritrovo a rigirarmi nel pled a pensare a Lei ... anzi, ad UNA Lei in particolare : la mia Anima Gemella. Fantastico un pò come dovrebbe essere fisicamente ma in realtà penso sempre più spesso a come dovrebbe essere CARATTERIALMENTE. Questo perché, crescendo, riesco a capire l'importanza del nostro mondo interiore. Così, la vedo : giovane, attraente, dolce e sensibile ma non conformizzata - una pecora come tante non la voglio -, con i suoi hobbies, le sue passioni, che si arrabbia raramente perché sa parlare, discutere e non si chiude in sé stessa tenendo il muso, l'astio, il rancore per un nonnulla. Mi vedo seduto sul bordo di un letto, tenendoci per mano, sussurrandoci parole che ci entrano dentro, ci fanno conoscere l'un l'altro. Ci tocchiamo, con affettuosita : vogliamo una figlia. Quando penso alla mia Anima Gemella ( 💖 ) mi vedo realizzato, compiuto nel mio destino. È tanto tempo che la cerco, anche se so che se può capitare di conosc

La vita che vorrei

Sono sdraiato sul mio pled. Mi rigiro e rigiro in continuazione perché non ho sonno ma è già la mezzanotte passata. È così che mi metto a pensare, a fantasticare, a - forse - illudermi sulla vita che vorrei. La vedo. Finalmente l'ho trovata 👍 ! È la mia Anima Gemella 💖 . È elegante, non volgare, dolce, sensibile, affettuosa. Ci siamo finalmente conosciuti ; le forze dell'Universo ci hanno assegnati l'un l'altro. E comincio a vivere. Il nostro rapporto è di pieno rispetto reciproco, siamo entrambi anticonformisti - zero pecore - e ci supportiamo a vicenda. Per noi il lavoro è DAVVERO un occupazione per soddisfare le prime necessità ma, comunque sia, lavoriamo poco. Amiamo lo sport, il nuoto, la corsa e i pesi. Lei si dedica alla fotografia ed alla pittura, io al mio blog, al canale Youtube, recensisco movies ed inoltre sono sempre in cerca di qualcosa di nuovo che mi attragga. Non sono più un senzatetto, oggi abbiamo un bilocale con giardino privato, arredato modername

Disturbo bipolare o depressione cronica ?

Il mio psicologo mi ha diagnosticato il disturbo bipolare. Che cos'è ? È l'alternanza di momenti depressivi profondi ( che nel mio caso durano dai sette ai nove mesi l'anno ) a momenti di massima ... come definirla ? gioia ? contentezza ? euforia ? Beh', insomma, ci siamo capiti. È quando ci si sente al settimo cielo per un arco di tempo lungo ( mai troppo nel mio caso 😊 ), dove tutto pare possibile, anche l'impossibile e ci si dà un gran da fare in tutto ciò che si fa. Sono momenti bellissimi, credetemi. In questi momenti si può iniziare una dieta e portarla a termine tranquillamente, si può trovare lavoro ed entrare nelle grazie del boss, si può gustarsi un semplice caffè come se fosse la sostanza più buona del mondo e si riesce a trovare nelle nostre capacità mentali risorse di cui eravamo all'oscuro ; senza contare che la nostra capacità di rilassamento, tranquillità e spensieratezza saliranno alle stelle ! Bello, vero ? Peccato che durante l'annata sar

Il mal di vivere che sta tornando

È una decina di giorni che una sorta di buco nero, che sento girare vorticosamente tra l'alta pancia ed il basso petto, si è riacceso. È il mio mal di vivere che, lentamente, flebilmente, si è rimesso in moto, girando su se stesso, risucchiando pian piano la mia energia e linfa vitale. Erano ormai quasi tre mesi che non si faceva sentire, da quando partii per la tre giorni di Pisa - Livorno. Erano stati momenti fantastici, anche quando tornai, subito dopo. Ma anche in seguito stetti bene, tranquillo, spensierato, rilassato. Oggi qualcosa è cambiato. È cominciato qualche giorno prima di un ennesimo viaggio da fare con pochi spiccioli ( 250 € ), nel tentativo di visitare Livorno ( meglio dell'altra volta ), Piombino e isola d'Elba. Niente da fare. Partito di primo pomeriggio per la prima tappa, mi sono poi trovato la sera già sul mio pled, dietro il gabbiotto. Non ce l'ho fatta. ( Ho girato anche un video su quella giornata, poi pubblicato su YouTube sotto il nome Gabriel

Ma cosa si prova ad essere un senzatetto ?

Sappiatelo : anch'io mi sono fatto questa domanda. Ero ancora un adolescente e mentre girovagavo per il centro della mia città, non potevo non notare questi essere emarginati che lentamente camminavano per la stessa, un pò tristi, con facce che avevano tutto un dire : una richiesta di essere ascoltati, capiti, rincuorati. Mi trovavo così, la sera, a pensare a loro, alla loro vita e a dov'ero io in quel preciso istante, alla fortuna di avere un tetto sopra la testa, due genitori e diversi soldi in tasca. Oggi tutto questo è cambiato. Oggi sono io quello con la faccia a volte triste, a volte allegro ( anche per un niente ), che cammina per diverse zone di Prato, Campi, Capalle. Adesso ditemi : volete sapere cosa si prova a non avere più niente ? Ok, ve lo dico 😊. Sappiate che se diventerete un senzatetto è quasi certo che NON sia una scelta ma una condizione dettata dalle circostanze, così come è successo a me. Sappiate che l'inizio sarà difficile da accettare, soprattutto

L'interesse dietro l'angolo

È ovunque, solo che noi non ci facciamo caso. È anche in un rapporto di amicizia perché tramite esso si vive meglio. È sul lavoro, in famiglia, sul sorriso del barista sotto casa, sul suo e sul nostro ; l'interesse impera sulle nostre vite. Noi non lo notiamo, pensiamo sia educazione, che sia qualcosa di spontaneo che la nostra persona si disponi a fare quando si entra in contatto con qualcuno ma non è così. Personalmente l'ho sempre sospettato ma è ultimamente che sono riuscito a diagnosticarlo senza pregiudizio, con saggezza. Certo, sì, anche in un rapporto di amicizia o d'amore c'è. Non è forse vero che ci sono persone con le quali si vive più leggeri, più in sintonia con lo stesso vivere ? È l'interesse che ci guida, spesso inconsciamente ; un interesse genuino che nascondiamo senza farci caso, forse. Cerchiamo di non volerci male, dopo aver fatto questa scoperta : è la natura di noi stessi, la natura umana che è così. Detto questo vorrei ricordarvi che l'in

I miei primi quarant'anni

Il 30 Luglio di quest'anno (pochi giorni fa) ho compiuto quarant'anni. Visto che lavoro meno, non avevo soldi ma solo un biglietto omaggio per il mio cinema preferito, un biglietto che ho potuto avere tramite dei punti accumulati attraverso altri movies visti al solito cinema, l'Uci di Campi Bisenzio. Ma a parte questo... cosa ho imparato in tutti questi anni ? Questa è la domanda a cui voglio rispondere in questo post, una domanda che reputo interessante sia per me stesso (per fare il punto della situazione) sia, e soprattutto, per i più giovani che spesso si domandano cosa impareranno dalla vita (chiaramente siamo tutti diversi ma il mio vuole essere sia un informazione ad ogni livello che una base vissuta su ciò che potrebbe insegnarvi un certo percorso ). Allora,... partiamo 😊😊😊. La prima scoperta potrebbe essere scontata ma vissuta sulla mia pelle mi ha fatto capire che alcune cosiddette frasi fatte (che a volte potrebbero essere anche fastidiose ) sono molto verit

Sono solo

Mi chiedo se sono stato io a volerlo. Che sia sdraiato su un pled, che cammini all'interno del mio centro commerciale preferito o sia in sala ad aspettare l'inizio di una nuova avventura cinematografica, la domanda è sempre la stessa : perché sono sempre solo ? Ho davvero scelto io questa vita ? O ho il Destino contro ? È il mio carattere che tende alla solitudine e i compromessi non mi sono affini ? Sia come sia non posso negare come il vuoto della vita s' impossessi di me e mi conduca a vivere come un asceta. Nel mio solo -lo ammetto- a volte faccio fatica a non immergermi nel rancore per questa società ( a cui diamo sempre la colpa, dimenticandosi che ognuno di noi può comunque cercare di rimanere ciò che è , pur faticando nel tentativo di farlo ). Così, vivo per strada ma senza rimuginare più di tanto sul passato ma cercando nel futuro delle chiare risposte alle mie domande ancora esistenziali, senza dimenticare di vivere il presente come più mi aggrada, con i suoi pro

La bella vita

Fin da piccolo mi muovevo secondo uno scopo, un ambizione interiore, una fiamma accesa dentro di me : la direzione era di riuscire a vivere nella ricchezza, con tutto ciò che la riguardava. È così che ho provato a percorrere più strade per raggiungerla senza però mai riuscirci se non per brevi periodi. Ricordo ad esempio quando ero un dj di musica hip hop e si vinse l'Arezzo Wave con il gruppo : fans di ragazzine, rispetto, un pò di soldi e divertimento, ma non durò molto perché l'incostanza delle mie prestazioni cominciava a farsi sentire. Così come non durò molto né la storia da piccolo imprenditore come corriere né la storia da assicuratore in un network marketing durata solo qualche mese. Sia come sia un pò di zucchero l'ho assaggiato e , si, mi è piaciuto ma non mi piaceva indossare la maschera della convenienza né scendere a compromessi per salire un pò più in alto di dov'ero. Il rovescio della medaglia. Oggi non è più così ; certo, la bella vita ogni tanto ritorn

Una madre che ti vuole tutta per sé : la solitudine

Il dizionario italiano la chiama la condizione di chi è solo, altri aggiungono che è un sentimento : io la chiamo "emozione della Madre ". Questo perché proprio come una Madre naturale, ti chiama a sé durante i momenti bui che la vita ti para davanti, durante i quali hai bisogno di rifocillarti spiritualmente. Come una Madre ti lascia giocare con la vita per poi richiamarti in serata per la cena, così la solitudine incita a riposare fisicamente e mentalmente, senza però perdere mai il contatto con te stesso. Certo, solitudine non vuol dire solo riposo : possiamo fare tante cose nel nostro solo. Possiamo viaggiare, lavorare, amare, giocare, studiare e tant'altro ma rimane un punto in comune fra loro : il riprendere l'energia perduta. Nel mio caso aiuta a pensare, a sperare, a credere ancora nel futuro, ... ; ho un rapporto speciale con la Madre di tutte le emozioni. Sì, perché è anche un emozione di piacere, un emozione di garbo, di rispetto per me stesso. La cerco spe

Il lavoro ? Un padre autoritario

Non accetta regole se non le sue, non è incline all'emozioni, niente compromessi e "quel che va fatto va fatto !". È il lavoro, che come un padre autoritario detta le condizioni della nostra vita, senza pentirsi ed indietreggiare mai, dopo aver mostrato la presunta via. Io non l'ho mai sopportato ; gli sono stato dietro per i (pochi) frutti che dava alla fine del suo mandato (il denaro) ma ho sempre faticato e non poco. Ricordo le litigate, con questo padre MAI premuroso, rancoroso, pieno di sé, a cui dovevo rispondere per ogni piccolo errore, problema. Quante volte ho abbassato la testa, in sua presenza, sotto il suo sguardo. Le mie lacrime non lo toccavano, anzi, lo rendevano più forte, senza che io me ne accorgessi. Ho patito tanto per tutto questo... Oggi non ne riconosco più il suo potere, il suo essere al di sopra di ogni cosa, il suo "mi devi rispetto in quanto io ti mantengo !"... e me ne infischio. Oggi ho la mia vita e lo lascio ai margini, luogo

Ancora tu

Sono al buio e sento dei passi. Nessuno bussa ma entra direttamente. Non si fa sentire, fa piano piano ; sembrerebbe non voglia disturbare ma lo fa .... oppure no ? È la mia compagna di sempre, fedele, costante, raramente mi lascia solo. Ha un nome : si chiama Tristezza. Appartiene al profondo del mio essere, più in profondità dell'emozioni del cuore, più in profondità dell'essenza dell'anima. È irraggiungibile, nell'abisso, e non posso che accoglierla. Siamo uniti nel percorso che il Destino ci ha concesso, mano nella mano, come due amanti segreti che non vogliono svelare il loro legame ad alcuno. Anch'io la amo, stranamente, e la desidero sopra ogni cosa. Mi fa entrare in contatto con l'umanità della vita, con il Bene delle cose, con gli altri esseri viventi, con il tutto. Piango ...e mi sento vivo. Mi stringo attorno a Lei in un abbraccio esclusivo. "Sei solo mia", sussurro. Da adolescente la rinnegavo, disegnando un futuro ricco di gioie tra le nuv

Giorni sereni

Tutto è iniziato venerdì 20 Maggio in seguito alla solita visione flash. Mi sono domandato : "visto che oggi riscuoto un centinaio d'euro, perché non passare a zonzo un paio di giorni, magari andando a dormire in spiaggia a Viareggio ?". E così ho fatto. Sono partito il sabato, prima per Pistoia, città a pochi chilometri da Prato ma mai vista in vita mia (pare assurdo ma è così davvero) e nel pomeriggio mi sono diretto al mare. A Pistoia ho visitato il centro storico, mi sono bevuto un gottino di vino in un grazioso localino scavato nella roccia, ho visitato il Duomo, il reliquiario di S.Jacopo (dove è conservato un ossicino del cranio del Santo ...brrrr !! ), l'altare d'argento e .... mi sono confessato ! Il sacerdote -visto che non sapevo quali erano i miei peccati, a parte la non voglia di lavorare- mi ha suggerito d'incominciare ad andare a messa (mi sono un pò commosso, lo ammetto ma a messa ancora non ci sono stato...). Poi ho visitato con soli 5 euro il

L'ozio, il padre dei vizi, è mio padre

Ozio. Solo la parola genera in me la voglia del riposo. Io sono ozioso, nauseato dal movimento veloce della vita. Ozio per ricaricare le batterie, le mie capacità cognitive ed intellettuali ; soprattutto quest'ultime. Non lavorando tutti i giorni, posso permettermi di contorcermi in un sacco a pelo, riflettendo a lungo su tutto ciò che voglio, che mi stimoli o no. Riguardo ai vizi, non saprei dire quanti ne ho : il vizio dello spendere poco nel cibo, nei vestiti, il vizio della poesia, dell'andare a letto con gli abiti del lavoro, delle poche docce, ... Ma non so se si possono chiamare vizi o necessità, visto che tutto parte dai pochi soldi che ho. Comunque, non reputo sia un male oziare ; dà qualcosa che il lavoro non dà : il libero pensiero. L'essere fuori dagli schemi comporta sicuramente una qualche rinuncia ma anche la capacità del pensare senza freni, senza limiti. Insomma, cerco di vivere oziando il più possibile, disdegnando obblighi e ingiunzioni, manovrando il te

Qualche giorno fra amici

La settimana scorsa sono stato ospitato a casa dell'unica amica ( ma è Amica ? ) che ho. È una ragazza della mia stessa età, conosciuta nel '92 ma persa per una decina d'anni e ritrovata su facebook qualche mese fa. Le ho raccontato della mia situazione e lei si era proposta di ospitarmi in casa sua per un pò. Il problema è che lei abita un pò lontano da qua, così ho dovuto rinunciare alla sua offerta. Ma ultimamente scrivo, così mi sono autoinvitato per qualche giorno. Lei ha accettato. Abita in un casolare per metà ristrutturato (solo la metà in cui abitano lei e suo padre ). Si può dire che sia in campagna, visto che occorre fare quattrocento metri di sterrato prima di arrivarci. Suo padre abita al pian terreno, lei -col cane, un setter di nome Brik- al piano superiore. In casa non c'era quasi mai perché ha diversi impegni, a parte il lavoro, visto che lavora a settimane alterne per la crisi. Ho vissuto adagiatamente, tranquillamente, girando un pò in locali che a m

Il mio centro commerciale

Si trova nel comune di Campi Bisenzio, al confine con Capalle e si chiama i Gigli, in favore del giglio fiorentino. Ha quattro entrate : due sopra e due sotto. Di fronte c'è un grande parcheggio ma lo ha anche sopra, un pò più piccolo. C'è -al suo interno- un supermercato, il Panorama e molti negozi di ogni tipo, soprattutto per cibo e vestiti. Mi reco spesso lì. A volte è lì che scrivo, sia il mio blog che quant'altro abbia in mente. C'è stato un periodo della mia vita ( mi sembra di ricordare fosse la fine dell'inverno nel 2012 ) che mi sedevo fuori, all'entrata principale, su un enorme vaso che conteneva delle piante con grossi busti, e bevevo birra e mangiavo schiacciata. Era la mia colazione. Ore 9 in punto. È stato un bel periodo. Avevo ripreso a lavorare dopo essere stato in clinica psichiatrica. Beh, comunque, bel periodo è un modo di dire ; nel senso che dopo due anni senza lavoro avevo ricominciato ad avere due soldi in tasca. In questo periodo ci va

Ispirazione o metodo ?

All'età di 21 anni lasciai il lavoro di addetto al lavaggio a secco di una fabbrica. Assieme ad un gruppo hip hop ( io ero il dj ) avevamo vinto la selezione dell'Arezzo Wave. Pensavo che se avessi avuto più tempo libero avrei avuto matematicamente più risultati, sarei migliorato. Non accadde. A quel tempo mi ero prefissato un metodo : due ore la mattina e tre o quattro il pomeriggio. Non funzionò. Non facevo passi avanti. Poi le idee cominciarono ad accavallarsi, si moltiplicavano : così cominciai sia a fare basi che cantare, oltre il tentare di scrivere. Troppo impasto. Feci qualcosa, certo, ma ... ; sì, mi ero dato un metodo ma esso non funzionò perché mancava di un qualcosa che a quel tempo ancora non credevo fosse davvero importante : l'Ispirazione. Non sono arrivato da nessuna parte. Oggi è diverso. Ho quarant'anni, mi conosco meglio e mi muovo -in tutto ciò che faccio- con l'Ispirazione, questa grandissima dea che mi dà linfa vitale ma lo fa saltuariamente,

Il mio psicologo. Privato ...

Persona di bell'aspetto, con capelli quasi sulle spalle, barba folta e nera, occhi brillanti, vestito sempre casual, intelligente, non dà quasi mai consigli e quando li dà sono mirati, non invasivi, amichevole ma professionale, pulito e garbato. Questo è il mio psicologo. Pago 50€ a seduta ( di solito una al mese ) ma sono soldi spesi bene. L'ho conosciuto per telefono, era il primo delle pagine bianche della mia città e subito mi ha fatto un bell'effetto. Sono tre anni che ci vediamo e i suoi benefici mi sono stati di aiuto. Certo, ho una personalità borderline, un pò da schizoide, ho alti e bassi ma con lui ne ho avuti molti meno. Oggi, ad esempio, non scappo più dal lavoro ( anche se in realtà a volte penso che dovrei 😆 ). Sono più costante, anche se solo a lungo termine ( ad esempio smetto e ri-inizio la palestra ; prima smettevo e passavano anni prima che ri-iniziassi ). È grazie a lui che ho avuto la pensione d'invalidita, non agli assistenti sociali o lo psichi

Perché Vitascintillante e perché scrivo

Quando ho iniziato a scrivere ero più volenteroso che entusiasta ma la voglia c'era. Volevo raccontare una vita fatta di viaggi che avrei dovuto fare - ed alcuni ne ho fatti - , di libri che leggevo, films che guardavo e di ciò che di spettacolare mi sarebbe potuto capitare giornalmente. Invece, piano piano, ha preso corpo il parlare col cuore di come mi sento spesso triste, una nota caratteriale che oramai mi contraddistingue. Iniziai a scrivere sempre più per lasciare libere le mie emozioni, togliendo l'importanza primaria a ciò che facevo ma documentando il mio modo di vivere sicuramente diverso dai più. E quindi lo si può dire : "Vitascintillante" suona strano per questo blog, dove di scintillante la gente si chiede ancora cos'abbia. Ma il nome non lo cambio. Mi suona come "mio", ci sono affezionato e comunque lo sento vibrare. E poi ci siete Voi, cari lettori... Siete pochi, lo so, ma credo di essere diventato un punto fermo per chi è triste nel pro

Vita

Vita. In realtà avrebbe dovuto chiamarsi Fiamma, nome suggeritomi da un conoscente che si divertiva a chiamarla come se già fosse lì con me, magari fischiando. Una cucciola di pastore tedesco di razza di appena tre mesi e mezzo che avrei dovuto prendere a fine aprile di quest'anno. Era stato un momento di ... follia ? un flash sulla vita di noi due ? Non so, ma è successo tutto in un attimo. La vita di due onnivori che avrebbe potuto unirsi per diverso tempo. Ma così non è stato. Il fatto è che io non amo i cani, preferisco i gatti. Certo, c'è di fatto l'eccezione per i pastori tedeschi ma .... quanto sarebbe potuto durare ? Io non ho casa e, d'accordo, il direttore del magazzino in cui faccio qualche ora mi aveva dato l'ok ma ... e poi ? Passavo tutte le ore non lavorative con lei ? Che dite ? Sono un egoista ? Forse. Io preferisco chiamarmi individualista. E poi, ce la vedete a dormire su un cassone di un camion, poi fuori all'aperto in estate, lì con me accan

Io sono maledetto

Questa storia -la mia storia- inizia quando ero molto piccolo. Non sono mai stato pieno di amici. Ne avevo sempre uno per volta ; era raro che uscissi con più persone, anche perché ero sempre in cerca dell'esclusività : del "migliore Amico". Comunque sia ricordo bene che amici o non amici erano pochi quelli che mi rispettavano. Proprio quelli che consideravo Amici mi mancavano di rispetto, non mi ascoltavano a dovere, cercavano sempre di umiliarmi in qualche modo. Ero lo sfigato, il maledetto, l'inferiore, il pazzo. Dentro di me cresceva sempre di più un sentimento controverso ma il peggio è che accettavo queste definizioni come una sorta di amicizia "molto importante", di un "intimità" che c'era solo fra di noi.... Ci ho messo molti anni (più di venti) a liberarmi di costoro e solo oggi ho capito che erano tutti assoggettati al sistema, un sistema meschino che schiaccia i propri simili per poterli schiavizzare meglio : perché io ci mettevo il

Toccata o fuga ?

Anch'io ho i miei segreti. Be', in realtà alcuni non sono proprio segreti segreti. Uno in particolare rispecchia NON un motivo per vivere ma fa comunque parte della vita ed è importante : il sesso. La mia confessione parte dal fatto che sono stato ben DIECI ANNI senza praticarlo con alcuna, dai 28 anni ai 38. I miei genitori erano dei veri cristiani, anche se non praticanti in senso stretto. Certo, mi hanno battezzato, fatto fare la cresima e la comunione ma poi hanno abbandonato la chiesa per dedicarsi comunque alla famiglia. Il loro credo era il lavoro e la famiglia. Io sono prevalentemente ateo anche se credo in una Forza Superiore : credo nel Destino. Detto questo, e' chiaro che loro mi hanno influenzato ma devo confessarvi che dopo dieci anni non ho retto e visto il mio stato di povertà (mai dimenticarlo) sono stato a prostitute. Cinque volte in due mesi. Lo dico con rammarico, con senso di cedimento perché in realtà non avrei voluto ma proprio non ce la facevo più. I

Il potere di un Movie.

Anche oggi Cinema. Per la terza volta guarderò lo stesso movie, "Un Bacio", la storia di due ragazzi ed una ragazza adolescenti isolati dai loro coetanei, ognuno per motivi diversi. Dopo "Perfetti Sconosciuti" (visto una decina di volte) tocca a questo, estrapolarmi emozioni intense, sofferenti ma liete. Quando vedo un movie più volte è perché è riuscito a darmi qualcosa : a volte quello di cui ho piu bisogno, la Speranza. Guardandolo entro in un altro mondo, a contatto con me stesso. È importante la storia, certo, ma anche il grado di recitazione dei personaggi. Ed allora sono lì, seduto, con occhi sbarrati, aperti alle novità, alla seduzione di una fotografia e sceneggiatura originale, sorseggiando un pò d'acqua e sgranocchiandomi qualcosa come passatempo. E mi commuovo. Piango. Vengo trascinato da un filo conduttore che mi dirige verso un finale che spero sempre mi colpisca, mi svegli e mi addormenti allo stesso tempo : mi faccia riflettere su come è la vita

Non ce la faccio più

È finita, basta. Non ce la faccio più a non avere un riparo fisso. Tutte le sere devo convivere con la paura di essere cacciato dai luoghi dove vado a dormire ma soprattutto non ce la faccio più a portarmi le coperte dietro. Di giorno al gabbiotto, di notte in chissà quale posto : basta !. Questo fa sì che durante il giorno sia sempre in giro, a spendere soldi per caffè e sigarette, passando il mio tempo, sì a pensare ma anche ad avere un tormento continuo sul dar farsi. Oltre tutto non ho più voglia di lavorare. Anche quelle poche ore pesano. Gente che mi deprime, volgare, obsoleta, ... Ho voglia di futuro. Il problema è che non ho la minima intenzione di spendere soldi miei : dovrebbero essere gli assistenti sociali a farlo ma "quando mai !" ... E così mi ritrovo a dormire con un occhio aperto, al freddo, emarginato da gente che dice di essere cattolica, musulmana, ... Che vergogna la loro. Dove lavoro mi hanno offerto di dormire sul cassone di un camion che non usano più